venerdì 9 maggio 2008

Draghi

questo è il primo capitolo del mio racconto se avete qualche idea per andare a vanti con la storia fatemelo sapere.

la nostra storia comincia in un pese lontano, in un epoca lontana e dimenticata dove ancora esistevano i draghi e le leggende erano storie per far addormentare i bambini.
Era lalba di una mattina di estate i raggi del sole colpivano le grandi montagne dove ancora cera ancora qualche macchia di neve, mentre a i piedi della montagna ci stava Rancor una città dalle 4 enormi torri disposte a una per lato a limitare le mura della città dove al suo interno ci stavano piccole case, per il popolo che faticava nei campi, poi c'erano case un po più belle dove chi vi dimorava faceva ho il panettiere ho il maniscalco, taverne e altri lavori, e cosi via via fino alle case dei nobili dove stavano i cavalieri, conti ma al centro di questa immensa città cera un castello fatto di marmo con il tetto ricoperto con scaglie di drago. Al suo interno vi dimorava il custode della città poiché il re abitava sulle montagne come tutti i draghi in un castello a parte.
"Hei Orvir vuoi darti una mossa? qua il fuoco della fucina si sta spegnendo, cosa aspetti a aggiungere della legna?" tuono la voce di un uomo con la pelle rossa per via del calore "si arrivo, arrivo signor Crok. è che da solo non riesco a portare tutta quella legna non sono forte come voi!" rispose un ragazzo dal fisico non propio imponente come Crok il maniscalco che a forza di picchiare con martello sull'incudine che un solo barccio è grande quanto 2 gambe di Orvir."Per la miseria !"disse Cork "Se eravamo in guerra tu di sicuro non saresti resistito nemmeno un giorno, e pensare che tuo padre era un grande e forte guerriero che mi salvo la vita più di una volta, se vedesse che figlio ha ora chi sa che direbbe" Orvir sentendo quelle parole si senti ancora più piccolo di quello che già era, ma allo stesso tempo era furioso che tutti lo paragonavano a suo padre morto nella grande battaglia di Irus dove si sanci una tregua per via delle numerose perdite. Orvir non ostante tutto andava avanti pensava solo di portare a casa qualche pezzo d'oro per poter prendere da mangiare per se e per sua madre, quindi non solo lavorava dal Crok ma andava a spazzare le stalle delle taverne e dava da mangiare a i cavalli e di sera faceva anche il custode di gregge di pecore fuori dalle mura dove c'erano campi di grano e grandi parati dove pascolavano mucche capre e pecore. Li seduto su una piccola roccia Orvir osservava le stelle sopra le montagne e pensava a come la sua vita sarebbe stata se suo padre fosse ancora vivo, ho lui fosse stato forte e valoroso come lui ma abbe appena il tempo di pensare a queste cose che la sua attenzione venne rivolta in un angolo della grande montagna dove stavano i draghi e vide un ombra che volava in quella direzione e penso di essere fortunato di aver visto un drago.



giovedì 8 maggio 2008

storie




in questo blog mi piacerebbe scrivere storie di fantasia e vere e mi piacerebbe avere consigli su finali ecc.