giovedì 22 maggio 2008

I Draghi Cap3

Ormai era quasi notte e Telf salutò Crok e Orvir “bene ora sapete quello che dovete fare, tra due giorni dovrete partire con le prime luci dell’alba e se qualcuno vi chiede dove andate raccontate loro, che andate a trovare un vecchio amico, comunque prima della partenza ci rivedremo ancora, e Orvir non preoccuparti per tua madre ci penserò io anzi troverai una bella sorpresa. Detto questo si congedo. Orvir fecce per chiudere la porta quando il suo occhio vide3 un figura muoversi dietro a Telf fece per parlare ma Crok lo anticipo”sono le guardie del custode della città e hanno il compito di proteggerlo anche a costo della vita, e bravo che ti sei accorto di uno di loro di solito non è facile vederli. Dai su vai a casa ora e prepara le cose per il viaggio ci vediamo qua fra due giorni non tardare come tuo solito.” Orvir Annui e saluto Crok. La pioggia continuava a cadere a tratti copiosa altre leggera Orvir era perso nei suoi pensieri e cerco di assimilare tutto quello che aveva sentito prima e pensò anche a cosa dire a sua madre e se avrebbe accettato il fatto che sarebbe partito per le montagne dei draghi. Arrivo sulla porta di casa e vide che tutto era acceso segno che la madre era sveglia e quindi prese un lungo respiro apri la porta e si ritrovo avvolto da una calda luce fatta di candele e di camino acceso con su a stufare un buon stufato di carne, e penso che erano anni che non mangio lo stufato e quando vide sua madre intenta a mescolare il cibo disse” ma che succede e come mai stai cucinando? E poi tutte queste candele accese che erano anni che non vedevo cosi tanta luce in casa” la madre si volto e con voce dolce “vai a mettere qualcosa di asciutto e poi siedi che lo stufato è quasi pronto e poi mi racconti cosa è successo quest’oggi da CrokOrvir pensò che già sapeva tutto o quasi. Quando andò vicino al suo letto vide che sopra ci stavano dei vestiti color gialli ed erano nuovi “ma madre questi vestiti sono per me e dove li hai trovati?”domando sorpreso il ragazzo “li hanno portati oggi pomeriggio insieme a candele, cibo e medicine e mi è stato detto che dora in poi non dovrò più preoccuparmi che ci penserà il custode della città. Ora dimmi cosa hai combinato!” domando Isla cosi Orvir racconto quando accaduto dalla sera prima e tra una parola e un'altra Orvir mangio tutto quello che era a portata di mano rendendosi conto che da un po' che non mangiava quando ebbe finito di mangiare e di raccontare l’accaduto il volto di Isla da dolce e calma si trasformo in una faccia scura e preoccupata e la luce delle candele mettevano in risalto le rughe della sua età e i suoi occhi verdi come il prato si intravedeva quasi tutto quello che pensava” e cosi!” disse con tono calmo e preoccupata” partirai alla volta delle montagne, e questo per forgiare una scaglia di drago” prese una pausa di riflessione poi “va bene vai pure anche tuo padre fece un viaggio del genera alla tua età e poi la strada non è pericolosa ed il fatto che Cork è con te mi sento ancora più sicura però stai attento a volte i draghi sono un po’ suscettibili specie quelli vecchi mentre quelli giovani sono arroganti quindi evita di fare ho dire cose che potrebbero farli arrabbiare non è bello avere un drago per nemico. Detto questo ora che ti sei papato tutto che ne dici di andare a dormire che domani avremo una giornata lunga di preparazione e poi vai dal vecchio Dent che di deve parlare.” Fuori la pioggia stava smettendo di cadere e nella città la calma era sovrana tutto era ricoperto da una nebbiolina che avvolgeva ogni cosa come un abbraccio, mentre Orvir penso e penso e prima di addormentarsi chiese a sua madre “Ora non mi racconti che promessa a fatto Crok a mio padre?” lei lo guardo e disse “ se proprio ci tiene de lo dico tanto prima ho poi lo scoprirai.” Orvir era ancora più curioso “devi sapere che diciassette anni fa quando tu eri piccolo e la guerra contro il popolo di Kasp tuo padre salvo la vita non solo a Telf e di altri ma sacrifico la sua vita per quella di Crok che si prese una freccia al suo posto e tuo padre disse a Crok di prendersi cura di te, di farti diventare forte e valoroso ma sopra tutto di proteggerti. E Crok accetto ma anche Telf penso anzi sono sicura che anche lui a giuratodi prendersi cura di te anche se Telf fino ad ora a fatto gran poco solo ora e ancora non so il perché, ora sai della promessa” Orvir rimase in silenzio e comincio a pensare e a capire il comportamenti di Crok “stanno cosi le cose…. Io non immaginavo tutto questo e ora ho capito il perché si comportava cosi e non solo lui ma anche il vecchio Dent, il locandiere Belka sono persone che mio padre a salvato e in qualche modo stavano pagando quel debito di guerra” “he si !” rispose Isla “dai su ora dormiamo che domani dobbiamo preparare le scorte e i vestiti per il viaggio.” Detto questo Isla spense la candela e la casa torno semi buia solo il fuoco del camino che con qualche debole fiamma era vivo per scaldare ancora un po’ la casa e togliere l’umidità della pioggia. E con quella ultima immagine Orvir si addormentò. Era mattina tarda quando Orvir si svegliò e si senti riposato e fresco gli facevano ancora un po’ male le braccia per il lavoro della giorno prima “ho ti sei svegliato he! Dormiglione dai fai colazione poi corri di corsa dal vecchio Dent che ti sta assetando”disse Isla con tono gentile che solo una mamma sa fare. Sul tavolo cerano ancora i piatti della sera prima e disse”finisco la colazione poi di do una mano a sistemare” Isla lo guardò “no non ti preoccupare oggi sto molto meglio ho preso la medicina che mi hanno portato e mi sento viva tu va pure”Orvir saluto la madre e usci dalla porta e fu invaso dalla luce del sole e vide che il cielo era azzurro e delle nuvole della sera prima non cera l’ombra, cosi senza indugi arrivo al cancello della città e le sue grandi porte erano spalancate sulla strada che porta alle fattorie della zona. Era quasi arrivato da Dent quando con la coda dell’occhio vide un ombra muoversi, dietro di lui e penso che Telf dovesse essere in giro ma non ci bado molto. arrivo davanti alla porta fecce per bussare ma la porta si apri e il vecchio Dent "ho sei arrivato era ora vieni dentro su" Orvi non si fece pregare ed entrò e vide che la casa era arredata con dei mobili eleganti con disegni intagliati a mano e con varie venature di oro, vide anche la tenda che separa la camera da letto dal resto della casa poi la sua attenzione si sposto sul camino al centro della casa ci stava uno scudo a forma di diamante con disegnato un drago verde e una spada con l'elsa piena di gemme di vari colori "dimmi vecchio mio perché ha chiesto che venissi qua?"domando Orvir "ho un regalo da farti so che stai per partire con Crok per le montagne e cosi credo che questi ti serviranno orami io sono vecchio e non ho la forza di un tempo" il vecchio si avvicino al camino e prese lo scudo e la spada e le porse a Orvir che con gran, sorpresa se li ritrovo in mano "ma ma io non posso accettare sono tuoi sono dei ricordi della tua vita come puoi darli a me?" domando il ragazzo pieno di stupore "sono ricordi di dolore di guerra ricordi che non voglio più ricordare e poi credo che ora servono più a te che a me e fanne buon uso. ora va devi fare un sacco di cose oggi prima di partire" disse il vecchio. Orvir saluto a prese la porta per uscire "ha un altra cosa. Tieni questo e dallo ad un drago che si chiama Agaar digli che è da parte mia e non fare caso a i suoi brontolii è fatto cosi ora va." concluse il vecchio quando Orvi fu abbastanza lontano "Puoi uscire ora il ragazzo è andato" disse rivolto ad un ombra nascosta dietro la tenda "bene tutto va come previsto, anche se sono supito da quel ragazzo vede le mie guardie e non si accorge di una persona dietro una tenda" l'uomo che parlava era Telf il custode della città "non è colpa sua ho fatto in modo di avere la sua attenzione cosi era concertata su di me ho ancora un po di magia per queste cose." sorrise il vecchio "forse hai ragione vecchio mio bene! anche questa è fatta domani a questa ora Crok e Orvir saranno in viaggio verso le montagne." Dent guardo Telf e disse " ma sei sicuro che Orvir ce la farà a fare quello che il re drago a in serbo per lui?" domando preoccupato "be lo spero è o non è il figlio di Isla e Wildroh? se non ce la fa lui siamo perduti." rispose Telf "non gli avete detto niente di quello che è ingrado di fare? non gli avete raccontato quale è la sua discendenza?"domando il vecchio ma l'unica risposta che ebbe da Telf "non sta a noi dirlo solo Isla ho il re drago lo devono mettere al corrente e se Isla non gli la detto avrà le sue ragioni. detto questo ti saluto e grazie per il tuo aiuto e per il gesto di regalargli le tue vecchie armi." detto questo Telf usci e si diresse verso la città. per tutta la giornata Orvir, Crok e Isla prepararono le scorte per il viaggio. non una parola Isla disse se non verso sera" allora cosa voleva il vecchio Dent?" "ho niente mi a dato il suo scudo e la sua spada dicendo che non gli servivano più. poi mi ha dato anche questo pacco da portare ad un drago di nome Agaar tutto qua." Isla lo guarda e poi " Agaar hai detto?" Orvir annui "comunque stai attento con i draghi non si sa mai come va a finire con loro di mezzo. ora vai a dormire che domani ti asspetta una giornata lunga e faticosa."